PO 450

progettare 450 • novembre / dicembre 2022 43 state lontano non solo geograficamente, ma anche nello sviluppo di know-how e di skill. Le aziende dovranno tornare a investire su attrezzature di produzione e tecnici in grado di svilupparle e utilizzarle, per produrre oggetti con maggior valore aggiunto e livello di costo competitivo. Questo è ormai imprescindibile”. La leva del digitale A fronte di questo scenario descritto dai precedenti interventi è intervenuto Mille: “Con la nostra offerta per il settore mani- fatturiero delineiamo il nostro approccio ben preciso: un settore così strategico come la produzione manifatturiera si deve dotare di tecnologie innovative e stru- menti all’avanguardia per migliorare le capacità predittive, attraverso l’utilizzo di dati e intelligenza artificiale e algoritmi basati su mole di dati sempre più precise e performanti. Una visione pratica che permetterebbe alle aziende di reagire me- glio e con maggiore prontezza alle sfide del contesto mondiale”. La grande sfida dell’intelligenza artificiale è che permette di creare moltissime possibilità in tempo reale, dando la possibilità di analizzare scenari in evoluzione. Grazie agli algoritmi previsionali si è in grado di sviluppare un piano di produzione più puntuale, di pren- dere decisioni più corrette. “La nuova sfida per le aziende - dice il manager Microsoft - è quella di raccogliere e processare i dati migliori e più efficaci. Non solo: mettendo a fattor comune le informazioni si può ot- tenere maggiore flessibilità. E la resilienza è data da quanto pesa essere flessibili. Con l’applicazione di queste tecnologie, come per esempio la nostra piattaforma Azure e gli algoritmi di intelligenza artificialemesse a disposizione dalla soluzione Dynamics 365 Supply Chain, è possibile costruire modelli previsionali in grado di produrre teorie che vengono confermate dal dato in tempo reale, quindi essere in grado di influenzare il comportamento e dedurre la migliore configurazione del processo per prevenire la rottura della catena di fornitura”. Piscioneri chiosa:“L’International Federationof Robotics (IFR) registra ancora nel 2022 una forte crescita della robotica. Nonostante le difficoltà generate dall’au- mento del prezzo dell’energia, dalla scarsa disponibilità di semiconduttori e materie prime e da una logistica più costosa, il sistema manifatturiero non smette quindi di investire in automazione e nuove tecno- logie. Per abbattere i costi e ridurre il time to market, le aziende stanno infatti valutando di rilocalizzare la propria produzione, pun- tando sull’integrazione di nuove soluzioni. In quest’ottica, Comau ha concentrato la produzione dei robot nello stabilimento diTorino, tra cui gli ultimi modelli da poco lanciati sul mercato N-220, Racer-5 Cobot, Racer-5 SE e l’esoscheletro Mate-XT”. Biffi è intervenuto: “È sotto gli occhi di tutti che cambiamenti geopolitici, ambientali o legati a eventi come la pandemia possono mettere in luce alcuni punti deboli delle filiere globali complesse. La risposta più rapida potrebbe essere ridisegnare filie- re locali più corte, ma dobbiamo anche considerare la possibilità che al mitigarsi dei problemi che hanno generato l’insta- bilità, le dinamiche economiche potreb- bero nuovamente portare in auge filiere globali”. Un punto di miglioramento è rappresentato da una gestione più sofisti- cata delle filiere, che consideri più opzioni possibili per la fornitura di un componen- te o materiale, alternative che dovranno risiedere sia a livello locale che globale, con la possibilità di passare agilmente da un fornitore all’altro in caso di necessità. “È un nuovo livello di complessità - ha concluso Biffi -, che le imprese non sono abituate a gestire, e per il quale già oggi esistono strumenti digitali a supporto, come per esempio i sistemi PLM o ERP”. @gapeloso

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