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29 rmo marzo 2022 Francia, Spagna e Romania Sono diversi i Paesi dell’UE in cui ultimamente sono aumentate esponenzialmente la quantità e la frequenza dei controlli ispettivi, e gli Stati più attivi sotto questo prospetto sono Francia, Svizzera, Spagna, Polonia e Romania. Per quanto riguarda la Francia, la prima documentazione controllata dall’ispettorato del lavoro è tesa a verificare la genuinità del distacco, e quindi contrattualistica, misure camerali delle società coinvolte, dati e documenti dei legali rappresentanti. Si procede quindi ai documenti dei lavoratori coinvolti. La Spagna sposta il focus invece sulle condizioni di sicurezza, sia del cantiere sia in termini di formazione impartita al dipendente, quindi certificati di idoneità e di formazione presenti al momento della trasferta. Infine, per le ispezioni in Romania va segnalato che la documentazione nella maggior parte dei casi va consegnata tramite appuntamento, e tradotta. È quindi importante avere una persona in loco che possa rappresentare l’azienda davanti all’ispettorato del lavoro. denza fiscale nel nostro Paese per almeno due anni di imposta. Occorre inoltre che l’attività lavorativa avvenga in prevalenza sul territorio italiano. L’agevolazione ha una durata di cinque anni e prevede una riduzione del reddito imponibile di lavoro dipendente dal 70 al 90%, a seconda della Regione di trasferi- mento. Per lavoratori con almeno un figlio minorenne a carico e che acquistino almeno una unità immobiliare residenziale in Italia è poi applicabile una ulteriore estensione di cinque anni dell’agevolazione. L’esenzione del reddito di lavoro di- pendente prodotto in Italia varia in tal caso dal 50 al 90% in base al numero di figli a carico. Le aziende possono sfruttare il Regime Impatriati a loro vantaggio, ad esempio offrendo un salario lordo inferiore, a parità di netto, rispetto a quello che potrebbero offrire con tassazione ordinaria. Oppure stipulare un contratto di lavoro basato sul netto del dipendente, con- sapevoli che per tutta la durata dell’agevolazione il costo per l’azienda sarà notevolmente ridotto. Attività degli agenti. Un’ultima notevole novità tocca infine tutte le aziende che hanno agenti dipendenti o indipendenti che svolgono attività di commercializzazione dei loro prodotti all’estero. “È qui in corso una trasformazione epocale che stringe le maglie dei controlli sulle attività degli agenti all’e- stero, aprendo scenari pericolosi per le aziende - spiega Arletti -. Si tratta di una riforma intervenuta di recente dell’articolo 5 del modello Ocse: questo fino a oggi comportava che per tas- sare i profitti derivanti dalla commercializzazione all’estero di un macchinario da parte di funzionari dell’azienda occorreva dimostrare la firma a conclusione dei contratti. Il nuovo mo- dello Ocse dice che non sarà più necessaria la firma, ma sarà sufficiente per le autorità estere dimostrare che il commerciale abbia svolto la parte principale dell’attività di negoziazione sul contratto medesimo”. La procedura è quindi discrezionale, potendo considerare elementi oggettivi come mail e docu- mentazione cartacea ma anche situazioni soggettive dell’a- gente, come la sua abituale presenza nello Stato estero. La nuova interpretazione della determinazione di stabile orga- nizzazione personale dei commerciali è già applicata in Cile, Uruguay, Colombia, Giamaica, Hong Kong e parzialmente in Romania. “Per gli altri Paesi con cui l’Italia ha stabilito accordi bilaterali contro le doppie imposizioni accadrà che tutte le vecchie convenzioni verranno modificate da un nuovo stru- mento dell’Ocse chiamato MLI - Multilateral Instrument, che consente di rettificare le vecchie convenzioni senza doverle sottoscrivere nuovamente. Lo strumento in Italia non è ancora stato applicato, ma quando ciò accadrà provvederemo con Fe- dermacchine a informarne le aziende, in quanto comporterà serie conseguenze per tutte le realtà che negoziano la vendita di macchinari in Paesi come la Germania o la Francia”. @marcocyn

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