PO 442- Novembre 2021

progettare 442 • novembre / dicembre 2021 31 Supply chain localizzata Eutron è un produttore di componenti elettronici, parte del Gruppo Savio che realizza macchine tessili. Il Gruppo è stato acquisito a fine 2020 dal belga Vandewiele Group, creando una realtà con circa 750 milioni di euro di fatturato. Per consolidare il posizionamento in Cina, la nuova corporate ha introdotto un piano di investimento di circa 125 milioni di euro per riorganizzare i suoi cinque plant cinesi nei prossimi cinque anni. “La Cina oggi non rappresenta più un investimento per la produzione a basso costo verso l’export - spiega Roberto Saponaro (in foto), general manager Eutron Kunshan Electronics -. Qui le aziende si stanno tutte trasformando in realtà che guardano al business local to local. L’investimento di un’azienda italiana qui deve quindi puntare a sviluppare il proprio business in Cina. Le dimensioni sono certo determinanti per il successo, ma qualità e tecnologia sono un altro elemento dominante: se si hanno delle tecnologie da offrire, anche le piccole aziende possono trovare delle strade per associarsi o aprire rapporti con altre aziende localizzate qui, possibilmente anche con aziende cinesi. Infine, un aspetto fondamentale e strategico oggi è la supply chain. Il mercato elettronico vive un momento critico per la bassa capacità di produzione di componenti elettronici, insufficiente a soddisfare una domanda che in Cina cresce molto rapidamente. Nel primo trimestre 2021 abbiamo avviato una velocissima migrazione della nostra supply chain, per ridurre la complessità della comunicazione con i fornitori in Europa e USA e i costi di import duty. Nel 2019 la nostra supply chain era divisa tra 70% import e 30% Asia: a giugno 2021, l’acquisto di materiali dalla Cina, e in piccola parte da altri Paesi asiatici, era già al 60%”. Camera di Commercio Italiana in Cina -. Cina per la Cina rappresenta attualmente il grande tema dominante, e molte corpo- rate e aziende straniere stanno guardando al futuro e avanzato mercato del business inCina.Altro tema è l’integrazione verso la specializzazione: sia le aziende localizzate qui che quelle cinesi stanno lavorando all’integrazione dell’intera catena del va- lore con progetti di trasformazione indu- striale volti alla specializzazione del proprio business”. Ciò comporta il sorgere di nuovi sistemi di organizzazione del business, delle operations e della supply chain,mirati a un futuro sostenibile e anti-recessivo con modelli improntati alla maggiore ef- ficienza per gestire una domanda veloce e in continua trasformazione del prodotto verso soluzioni sempre più innovative. La nuova strategia industriale cinese di Xi Jinping concentra infatti sull’innova- zione buona parte dell’economia cinese, puntando a un più efficace ed efficiente uso delle risorse che aiuterà la Cina a competere nel futuromercato globale.“La Cina del lungo periodo sarà finalmente una società green, e il Paese si trova nel mezzo di un nuovo ciclo industriale - con- tinua Saponaro - con consistenti flussi finanziari e investimenti nell’industria e in nuove infrastrutture. Un importante esempio di quanto accade è la città di Dongguan, provincia del Guangdong, Sud della Cina, che sarà una delle prime città test dove si investirà pesantemente nel manufacturing innovativo per macchine e prodotti industriali localizzati sul territorio”. Dongguan investirà in particolare nell’e- stensione della capacità industriale, nella produzione di materie prime innovative, nel 5G e in nuove tecnologie come semi- conduttori e AI. Oltreché in nuovi modelli e infrastrutture in grado di connettere e far interagire più velocemente e con facilità il network industriale e l’hub tecnologico locale, trasformando l’industria tradiziona- le in una nuova e più efficiente catena del valore con massiccia implementazione di innovazione e tecnologia. @marcocyn

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