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EMBEDDED 87 • FEBBRAIO • 2023 62 SOFTWARE | LOW-CODE DEV goria di acquirenti, esterna al perimetro del tradizionale reparto IT. Dall’altro lato, ci sono fattori chiave in gra- do di accelerare l’adozione delle piattaforme low-code, come il crescente numero di iniziative aziendali focaliz- zate sulla iperautomazione e sul “composable business”. Con quest’ultimo s’intende la capacità delle imprese di costruire un’organizzazione più agile, modificando l’ar- chitettura del business, per renderlo più flessibile e resi- liente, e facendo leva sul concetto di modularità e com- ponibilità delle soluzioni tecnologiche. Cosa che i CIO (chief information officer) hanno imparato a fare, fami- liarizzando, ad esempio, con paradigmi come le API (ap- plication programming interface) e i container, e adottan- doli nella strategia IT aziendale. “Le organizzazioni – ha detto Varsha Mehta, senior market research specialist di Gartner – si stanno sempre più rivolgendo alle tecnologie di sviluppo low-code per rispondere alle crescenti richie- ste di velocità di consegna delle applicazioni, e di flussi di lavoro automatizzati altamente personalizzati. Equipag- giare con diversi strumenti low-code sia gli sviluppatori IT professionali, sia le persone non-IT, come i tecnologi aziendali, permette alle organizzazioni di raggiungere il livello di competenza digitale e velocità di consegna ri- chiesti dal moderno ambiente agile”. Accelerare lo sviluppo di applicazioni IoT Già qualche anno fa (2015), un rapporto del McKin- sey Global Institute aveva stimato l’enorme poten- ziale della Internet of Things, calcolando che riuscire a “connettere mondi fisici e digitali potrebbe generare un valore economico fino a 11,1 trilioni di dollari l’anno entro il 2025” (ossia circa 11.100 miliardi di dollari). La capacità di sviluppare questo potenziale dipende però da quanto le varie organizzazioni saranno in grado di sviluppare e implementare le proprie applicazioni IoT in maniera agile ed efficiente. E, proprio a questo livel- lo, entrano in gioco le piattaforme IoT per lo sviluppo low-code: come accennato, grazie alla modalità di pro- gettazione grafica, e alla limitata necessità di scrivere codice manualmente, tali piattaforme possono aiutare gli sviluppatori professionisti, ma in vari casi anche i cosiddetti “citizen developers”, ossia persone che in azienda non hanno un ruolo IT e sono inquadrabili come business technologist, a sviluppare e implemen- tare funzionalità o applicazioni in produzione con mag- gior rapidità. La realizzazione di applicazioni IoT implica infatti nu- merose sfide e colli di bottiglia, legati essenzialmente al fatto che risulta difficoltoso integrare fra loro molte e differenti tecnologie. Occorre immaginare un quadro di implementazione complesso, in cui i dati generati da sensori, processori, attuatori, software embedded, e da un insieme eterogeneo di endpoint IoT, sfruttando una connettività sia locale, sia geografica, interagiscono con Fig. 1 – Il mercato mondiale delle tecnologie per lo sviluppo low- code (Fonte: Gartner) Una piattaforma di sviluppo low-code aiuta a creare app e workflow, riducendo al minimo la necessità di scrittura manuale del codice (Fonte: Pixabay)

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